Esordio storico ai Mondiali Femminili 2023: per la prima volta un’atleta scende in campo con il velo

Esordio storico ai Mondiali Femminili 2023 per la prima volta unatleta scende in campo con il velo

Nella storia dei Mondiali di calcio femminili 2023, l’attenzione si è concentrata non solo sui risultati e sulle gesta sportive, ma anche e soprattutto su un momento unico nella storia di questo sport: per la primissima volta, infatti, è stato indossato il velo da una giocatrice durante il torneo. Questa occasione ci porta a conoscere meglio Nouhaila Benzina, giocatrice della squadra nazionale marocchina che ha scelto di indossare questo copricapo durante la partita Marocco-Corea del Sud.

Nouhaila Benzina, infatti, è rinomata per essere il difensore proveniente dal Marocco che ha scritto il suo nome in modo indelebile nella storia, emergendo come la prima calciatrice a sfoggiare l’hijab islamico durante una partita dei Mondiali femminili grazie al decisivo passo avanti intrapreso dalla FIFA nel 2012, quando ha abrogato la proibizione dell’hijab, il quale ha tracciato un percorso cruciale per le donne di fede musulmana consentendo loro di partecipare al calcio a livello internazionale, in armonia con le proprie convinzioni religiose, senza che istituzioni esterne impongano restrizioni di alcun tipo.

Chi è la calciatrice Nouhaila Benzina

Nouhaila Benzina è una giovane giocatrice di 25 anni, nonchè una componente della formazione dell’As Far (le Forze armate del Marocco), impegnata nella serie A femminile del paese. Il suo curriculum vanta una serie di successi impressionanti, con ben sette titoli di campione e cinque coppe nazionali conquistate, oltre all’affermazione in una edizione della Champions League africana femminile. Nel contesto della squadra nazionale, ha recentemente raggiunto la sua 17ª apparizione durante l’attuale edizione dei Mondiali. La sua partecipazione a questa Coppa del Mondo è stata un momento pervaso da un profondo orgoglio, sia per la qualificazione del Marocco che per l’opportunità di indossare l’hijab in campo, sottolineando così un duplice successo personale e collettivo.

La partecipazione di Benzina ai Mondiali ha catalizzato un’enorme quantità di attenzione e interesse, sia da una prospettiva sportiva che religiosa. Inoltre, la straordinaria vittoria della sua squadra contro la Corea del Sud rappresenta un traguardo senza precedenti per il calcio femminile marocchino, e ora l’obiettivo è quello di avanzare al prossimo turno. Tuttavia, il suo impatto non è stato solamente circoscritto alla delicata questione dell’hijab, ma si è esteso al campo di gioco stesso, grazie a una prestazione eccezionale messa in mostra durante la recente e trionfante sfida. Con un orgoglio palpabile, Nouhaila Benzina ha reso nota con forza la sua decisione di indossare l’hijab, enfatizzando il fatto di portarlo da molti anni e di provare gioia nell’aderire a questa scelta. Sin dai suoi esordi nei vari club, ha sempre scelto di giocare indossando l’hijab, una pratica che continua anche durante gli allenamenti con la squadra nazionale marocchina.

La sua determinazione ha guadagnato consensi e solidarietà da parte di altre donne e ragazze di fede musulmana, alimentando l’auspicio che il suo esempio possa essere fonte di ispirazione per tutti coloro che sono coinvolti nello sport: giocatori, dirigenti e allenatori. Questo è particolarmente significativo data la rilevanza della calciatrice stessa, che ha conquistato il titolo nazionale marocchino con la sua squadra nella stagione passata. Insomma: la partecipazione di Nouhaila ai Mondiali rappresenta un importante successo non solo per lei personalmente, ma anche per il Marocco nel suo complesso. La nazione, infatti, è diventata la prima tra le nazioni arabe e del Nord Africa a qualificarsi per la Coppa del Mondo femminile.

A questo punto, non resta che tenere d’occhio questa squadra per sapere quali altre vittorie riusciranno a portare a casa e quali pronostici poter formulare in merito all’interno di un bookmaker online in grado di garantire i bonus scommesse e le promozioni più entusiasmanti riguardanti il mondo del calcio internazionale.

Le direttive riguardanti il velo durante le partite

La cronaca del velo nel calcio femminile è intrisa di giovinezza e costellata di controversie e lotte per la sua accettazione. In un passato non troppo lontano, infatti, la FIFA stabiliva un divieto riguardante qualsiasi copricapo che coprisse il collo, motivato da considerazioni di sicurezza. Tuttavia, molte donne di fede musulmana trovavano questa norma discriminatoria e in netto contrasto con i precetti della loro religione, che prescrive il coprire proprio la zona del collo.

Dopo molteplici appelli e pressioni da parte di gruppi e organizzazioni, la FIFA ha concesso nel 2012 alla Confederazione asiatica (Caf) un biennio di sperimentazione. Questa decisione ha consentito alle giocatrici di indossare il velo durante il Mondiale Under 17 in Giordania nel 2014 e oggi, con l’ingresso del Marocco nei Mondiali femminili, Nouhaila Benzina ha finalmente avuto l’occasione di esprimersi a livello senior, indossando con fierezza l’hijab. È fondamentale sottolineare che, sebbene si siano compiuti notevoli passi avanti, alcuni Paesi e federazioni ancora proibiscono l’uso del velo nel calcio femminile. Fortunatamente, nella maggior parte delle nazioni, compresa l’Italia, è permesso indossare un copricapo, a patto che non presenti rischi e sia dello stesso colore della maglia.