Medaglia d’argento della nazionale italiana nei Mondiali di atletica nella staffetta 4×100

Medaglia dargento della nazionale italiana nei Mondiali di atletica nella staffetta 4x100 1

La staffetta della nazionale azzurra della 4×100 ha dimostrato ancora una volta la sua grandezza agli spettatori di tutto il mondo. Dopo l’emozionante trionfo che la nostra nazionale è riuscita ad ottenere ai Giochi di Tokyo, gli atleti italiani ora salgono anche sul prestigioso podio mondiale a Budapest. Davanti agli azzurri si trova solamente la squadra americana guidata da Noah Lyes, definito da molti il “”superuomo delle piste””, il quale è riuscito ad ottenere il suo terzo premio d’oro dopo successivamente alle altre vittorie nelle gare di sprint individuale. Curiosamente gli americani, nonostante la loro maestria, si sono nuovamente incagliati con il passaggio del testimone, ed è stato solamente grazie all’abilità risoluta di Lyles che gli azzurri, rappresentati da Roberto Rigali, Marcell Jacobs (che ha mostrato una straordinaria performance, forse segnando un momento di rinascita), Lorenzo Patta e Filippo Tortu, sono riusciti a realizzare il loro strepitoso colpo vincente.

L’anima guida di questa squadra è Filippo Di Mulo, un insegnante di educazione fisica catanese che attualmente si dedica all’arte del passaggio del testimone. Grazie alla sua profonda comprensione dei cambi, quattro atleti dalla normalità straordinaria, ma abilissimi nel far scorrere tra le mani il cilindro di alluminio da 70 grammi, possono avere la meglio su quattro velocisti superbi ma inesperti nell’arte del passaggio.

Terzo posto per la nazionale giamaicana

La Giamaica, invece, è riuscita a conquistare il terzo posto e la medaglia di bronzo, stabilendo un tempo finale di 37.62 (migliorando di tre centesimi rispetto alla batteria). Hanno ceduto il passo agli Stati Uniti, che hanno dominato con un tempo di 37.38, e si sono piazzati davanti alla Giamaica, che si è assicurata il bronzo con 37.76, nonostante avesse un quartetto il cui potenziale individuale era indubbiamente superiore a quello dell’Italia.

La vittoria dopo 40 anni da Mennea

Quarant’anni dopo l’epoca di Mennea, campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca nel 1980, nonchè il primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″”72 (ancora oggi record europeo di velocità), la scintilla dell’Italia nella velocità si è accesa nuovamente sul podio mondiale. Questo trionfo arriva dopo un lasso di tempo di quattro decadi dall’evento di Helsinki 1983, quando Stefano la nazionale italiana fece balzare il cuore degli spettatori del nostro Paese conquistando un argento di grande rilievo.

L’orizzonte si è poi illuminato con il magnifico quarto posto ottenuto dal quartetto femminile formato da Kaddari, Pavesi, Dosso e Bongiorni,, al termine di una performance avvincente, hanno ufficializzato in finale il loro quarto posto, mantenendo la posizione conquistata in base ai tempi nelle semifinali. Di fatto, le sfide contro le supereroine provenienti dagli Stati Uniti e dalla Giamaica, nonché la prestazione di spicco della Gran Bretagna, hanno rappresentato un contesto di massima competitività, al di là delle aspettative. In ogni caso, il risultato conseguito dalle staffette italiane rappresenta un’impresa senza eguali nella storia dell’atletica azzurra. Infatti, è la prima volta che l’Italia qualifica sia le squadre maschili che quelle femminili nelle finali iridate di 4×100 e 4×400, siglando così un poker di prestigio. Questo straordinario traguardo è stato raggiunto anche grazie alla straordinaria doppietta delle staffette azzurre nelle semifinali dei 4×400 metri, con entrambe le squadre che hanno superato il turno, e con un ulteriore record italiano nel campo femminile.

In conclusione, l’Italia si conferma ancora una volta terra di staffettisti, con un evento storico che vede per la prima volta in una rassegna iridata la presenza di tutte e quattro le formazioni classiche nelle finali. È chiaro ormai al pubblico di tutto il mondo che quando il testimone passa di mano agli azzurri, la magia accade e le loro prestazioni si distinguono dalle altre nazioni. I connazionali, uniti dall’ideologia di essere una squadra e di dover competere come tale, dimostrano che il successo è il risultato di uno sforzo collettivo, un legame fraterno e sorprendente tra le figure maschili e femminili del team.

Quindi, per tutti i tifosi e gli appassionati di scommesse e fan di questo sport, non servirà altro che attendere i prossimi eventi sportivi e vedere se questi grandiosi atleti saranno in grado di ottenere nuovamente questi risultati e nuove qualificazioni internazionali. Nel frattempo, il mondo delle scommesse continua ad essere attivo e, proprio per questo, è già possibile iniziare ad approcciarsi a tutte le nuove quote messe a disposizione dai bookmaker aams per tutti i prossimi eventi sportivi in programma per la stagione autunnale 2023, andando ad utilizzare i vari ed eventuali bonus di benvenuto che le piattaforme mettono a disposizione per ottimizzare e piazzare ogni scommessa.